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“Ci insegnarono tante cose: a scrivere, leggere, parlare, cantare, amare…; forse ci insegnarono persino a insegnare; ma mai nessuno ci insegnò ad ascoltare, mai nessuno ci disse che regalare ascolto è un gesto di amore raffinato, che l’atteggiamento d’ascolto è tanto difficile quanto prezioso, così prezioso che può diventare dono”. E’ con questa disposizione d’animo che ci disponiamo a regalare ascolto a chi si esprime in modo diverso, a chi vive i limiti e le contraddizioni della propria umanità e pur tuttavia non desidera rimanere nel silenzio vivendo la propria disperazione nella solitudine ma cerca conforto. “Una Voce Amica è quella voce disposta a regalarti l’ascolto e l’amore di cui tu hai bisogno, quella voce disposta a condividere ed analizzare le tue difficoltà”. La violenza intrafamiliare ed extrafamiliare costituisce uno dei fenomeni più gravi di distorsione del percorso di sviluppo di adulti e bambini, in quest’ultimo caso sia quando essi sono le vittime dirette di maltrattamenti fisici e psicologici sia quando assistono ad atti di violenza su altri membri della famiglia o persone che rappresentano un riferimento affettivo importante. Si tratta di un problema diffuso di cui le statistiche disponibili disegnano solo la punta dell’iceberg.     La famiglia nucleare, e l’ambiente familiare in genere, può costituire talvolta il luogo più pericoloso per le donne e gli anziani ma anche per i bambini e le bambine. Le figure responsabili delle violenze, infatti, appartengono per lo più alla rete di relazioni familiari del minore: padre, patrigno,convivente, zio, nonno, fratello maggiore, madre. Le situazioni che si presentano sono caratterizzate dalla coesistenza di molteplici forme di abuso e/o maltrattamento (psicologico, fisico, sessuale), in contesti nei quali fattori di rischio individuali, familiari e ambientali hanno determinato una traiettoria che ha portato alla esplosione del maltrattamento.

Il lavoro condotto finora dall’Associazione “Luce” Onlus, promotrice del presente progetto e dall’ associazione “Focus Group” Onlus di Agrigento enti gestori del Servizio filtro “Telefono Aiuto” dal 2003 e ora del Centro Antiviolenza “Telefono Aiuto”, è in sintonia con le linee guida delle più recenti politiche nazionali e regionali a sostegno della famiglia e di promozione dei diritti e delle condizioni di vita dei minori, delle donne e di tutte le fasce deboli della società.

I servizi offerti dal Centro Antiviolenza “Telefono Aiuto” rappresentano un contributo a livello locale alle azioni di contrasto contro lo sfruttamento, la violenza ed il maltrattamento delle donne e dei minori.  Il Servizio Ascolto sulla Violenza Intrafamiliare denominato “Telefono Aiuto” nasce ufficialmente il 17 settembre 2003 da una sinergia tra l’Associazione “Focus Group” Onlus , l’Azienda ASP n. 1 di Agrigento, in particolare con il Servizio Aziendale di Sociologia e l’Osservatorio Permanente sulle Famiglie e la Provincia Regionale di Agrigento Assessorato alle Politiche Sociali che ne ha finanziato l’avvio delle attività.

Il Servizio è destinato a coloro che vivono, assistono o sono a conoscenza di situazioni di maltrattamento e/o violenza intrafamiliare.

Offre: ascolto, sostegno, consulenza sociale, psicologica, legale, informazioni sui servizi presenti nel territorio e accesso facilitato ai servizi con l’ “invio protetto”.

La denominazione generica “Telefono Aiuto”, scelta dagli stessi operatori, ha consentito che il servizio in questi anni venisse utilizzato non solo dalle vittime della violenza intrafamiliare, ma da una variegata fascia di utenti come donne, uomini, anziani e minori.

In otto anni di attività il “Telefono Aiuto” ha ricevuto oltre 4.000 telefonate e dal 1 Ottobre 2006 con l’apertura del Centro Ascolto “Familia” all’interno del Centro Antiviolenza, ha effettuato ben 400 colloqui in sede. All’interno del Centro Antiviolenza operano sociologi, psicoanalisti, psicologi, educatori professionali e counselors all’ascolto, in un lavoro di transfert e di formazione reciproco, continuo e competente.

Le attività del Centro Antiviolenza, sia quelle formative che quelle cliniche, sono improntate soprattutto sull’ascolto dell’altro e di se stessi e sulla elaborazione delle motivazioni soggettive che spingono gli uomini e le donne ad impegnarsi in relazioni di aiuto.

Particolare attenzione è data alle donne e ai minori vittime di violenza domestica. All’interno degli spazi d’ascolto individuale e dei gruppi di auto- aiuto, le donne in special modo, possono percorrere un cammino comune che incontra la solidarietà e la condivisione e trasforma il disagio del non farcela e i punti deboli, in vitalità, determinazione, forza e permette la realizzazione di vita inespressi.

In questo modo si persegue l’obiettivo di base di valorizzare l’appartenenza alla cultura femminile.

L’ obiettivo del centro  è accogliere chiunque viva un conflitto a causa del quale senta impossibile la comunicazione, con se stesso, con l’altro, con la società

amministratore Settembre - 16 - 2011